Vucinic salva la Juve, solo 1-1 col Nordsjaelland

Vucinic salva la Juve, solo 1-1 col Nordsjaelland

Brutta prova dei bianconeri in Danimarca: gol di Beckmann su punizione al 6′ della ripresa, a 10′ dal termine il montenegrino pareggia dopo essere subentrato a Matri. Tante occasioni per Giovinco ma un grande Hansen si oppone a ogni tentativo e ora le possibilità di qualificazione diminuiscono

COPENAGHEN – Potrà bastare avere il top team in Italia, ma in Europa il top player serve eccome. Chiamatelo bomber, chiamatelo fuoriclasse, chiamatelo come volete ma è chiaro che senza qualcuno in grado di fare la differenza il cammino in Champions League non può essere molto lungo, nonostante Marotta pensi il contrario. La Juve corre per vincere tutte le competizioni che gioca, ama ripetere il presidente Agnelli: ma la dirigenza bianconera non commetta l’errore di illudere i milioni di tifosi juventini. Perché se si pareggia una partita come quella di stasera contro i carneadi del Nordsjaelland, gara che come peso specifico ha una difficoltà minore di un preliminare, non si può sperare più di tanto di essere protagonisti fuori dai confini nazionali. E averla ripresa per il rotto della cuffia negli ultimi dieci minuti, dopo aver rischiato di uscire addirittura sconfitti dallo stadio di Copenaghen, non fa altro che allungare le ombre sulle possibilità dei bianconeri di passare il turno. Che potevano essere tante, con tre punti qui in Danimarca, e che invece calano terribilmente dopo questo 1-1 con le “tigri danesi” di Farum, al loro primo storico punto nei gironi e al loro risultato più importante nella storia del club.

SUPER BUFFON. GIOVINCO, CHE ERRORE! – Con Lucio, Isla, De Ceglie e Matri titolari è una Juve rivoluzionata rispetto a quella che ha affrontato il Napoli. Vucinic e Bendtner sono in panchina, Quagliarella spedito in tribuna. La notizia dei primi minuti arriva da Donetsk, dove lo Shakhtar sorprende subito il Chelsea. Ma interessa fino a un certo punto, qui in Danimarca bisogna prima vincere. Vidal e Pirlo aprono le ostilità con due tiracci, poi è Giovinco a controllare bene un lancio di Pirlo senza trovare il tempo della conclusione. Il Nordsjaelland risponde con Lorentzen e Beckmann che di sinistro impegnano due volte Buffon in trenta secondi. Bonucci di testa su angolo non centra la porta, il baby Laudrup si guadagna una punizione dal limite, Giovinco al volo scarica addosso ad Hansen l’unica iniziativa importante di De Ceglie: la sensazione è che la Juve possa affondare i colpi ma non ci riesca. E il Nordsjaelland, chiuso e contratto e visibilmente spaventato dall’avversario, prende coraggio man mano che passano i minuti e spaventa i bianconeri: Buffon è costretto ad una provvidenziale uscita fuori dalla sua area su John, respingendogli di petto la conclusione che poteva essere il vantaggio danese, siamo alla mezz’ora e la partita si infiamma. Un minuto dopo Giovinco lanciato da Marchisio controlla, dribbla anche il portiere ma deposita a lato della porta vuota da posizione defilata, ma non troppo. Ribaltamento di fronte e ancora Buffon decisivo su John con una grande uscita bassa. Tra spaventi ed errori è ancora 0-0, Matri si inventa un numero in area e prova l’assist per Giovinco spazzato in angolo, Marchisio stende Laudrup in contropiede, prendendosi tunnel e giallo in rapida successione. L’ultima occasione è ancora sul piede di Giovinco che si beve Okore e scarica il sinistro che Hansen respinge in tuffo. Al riposo, a chiedersi dove sia finita la squadra schiacciasassi che in A non perdona nessuno.

BECKMANN, PUNIZIONE PERFETTA. VUCINIC CI METTE UNA PEZZA – Si riparte senza cambi: Giovinco si divora un’altra occasione tutto solo a tre metri dalla porta avversaria provando una mezza rovesciata su un bel tacco di Matri, poi di sinistro impegna Hansen. Ma a segnare sono i danesi, grazie a una punizione follemente regalata da Chiellini su una palla che era comodamente in possesso della difesa bianconera: Beckmann al 6′ indovina la traiettoria e dai 25 metri gela Buffon per l’1-0 che arriva come ciliegina sulla torta della beffa di tutte le occasioni divorate da una Juve irriconoscibile, tanto impaurita quanto imprecisa. Si riparte, il copione è lo stesso come le occasioni: la palla buona è ancora una volta per Giovinco, che di testa impatta a botta sicura il cross di De Ceglie ma Hansen è in serata di grazia e vola a togliere la palla da sotto la traversa. Il muro danese non cade, mancano 25 minuti, il destro pericoloso di Vidal viene deviato in angolo. E dopo il corner, i primi cambi: fuori Matri per Vucinic, fuori l’autore del gol Beckmann. Marchisio si guadagna una punizione, Pirlo la piazza bene ma Hansen vola ancora una volta a deviare. Partita stregata, lo sembra ormai quando Marchisio deve solo appoggiare di sinistro un facile diagonale in area ma la palla gli rimbalza male e addosso vanificando l’inserimento. Un quarto d’ora per Bendtner, fuori Lucio e spazio al 4-3-3: tridente, finalmente, che costruisce prima un bel triangolo Vidal-Vucinic-Vidal, con il sinistro in scivolata del cileno tolto dall’angolino dall’ennesimo volo di Hansen, e poi il gol del pari con il montenegrino che di destro al volo su cross di Isla scaglia finalmente la palla alle spalle del miracolato portiere danese. Dieci minuti e un po’ di recupero per fare il secondo, parte l’assedio: Bendtner di testa, a lato; Vucinic di destro, deviato in angolo; Giovinco al volo, ancora corner; Vucinic di testa, alto. Shakhtar 7, Chelsea 4, Juve 3, Nordsjaelland 1: resta l’imbattibilità, magra consolazione, ora ai bianconeri conviene tifare per gli uomini di Lucescu e per un’altra loro impresa stavolta a Stamford Bridge. Certo, sempre che intanto si riesca a vincere una partita.

Fonte www.tuttosport.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *