Intercettazioni Bergamo e Bertini – Facchetti nello spogliatoio dell’arbitro
Clamorosa intercettazione tra Bergamo e Bertini che risale al 12 maggio 2005 al termine della gara di Coppia Italia tra Cagliari e Inter con l’arbitro Bertini che si lamenta al telefono con il designatore Paolo Bergamo per le pressioni ricevute da Giacinto Facchetti presidente dell’Inter prima dell’inizio della partita.
Questa e altre intercettazioni sono “sfuggite” o meglio dire nascoste alla procura durante il processo di Calciopoli atto primo ma scoperte dai legali di Luciano Moggi, queste sono potrebbero essere delle prove schiaccianti contro l’Inter che rischia la revoca dello scudetto del 2006 che gli era stato assegnato a tavolino e qualche penalizzazione nel prossimo anno calcistico.
Qui sotto la telefonata:
BERGAMO: Pronto?
BERTINI: Sei a letto, Paolo eh?
BERGAMO: No, se. Allora?
BERTINI: Com’è andata, che mi dici?
BERGAMO: Mah, ho visto l’ultima mezz’ora perché m’avevano avvertito di questo fallo di mano che. No, non è mica espulsione comunque.
BERTINI: Quella non è espulsione.
BERGAMO: No, non è mica una chiara occasione da rete.
BERTINI: Ma poi si può fare una dispo sizione di carattere tecnico su tutto ma non c’ha? Forse la mancata percezione di do ve fosse come posizione ma non può essere ritenuta una occasione di?
BERGAMO: No, assolutamente.
BERTINI: È stato quello l’unica cosa.
BERGAMO: Protestavano un po’ quelli dell’Inter, so’ un po’ insofferenti, quando?
BERTINI: Eh, me ne so’ accorto. È sta ta una remata dal primo minuto, poi, eh? Non capisco, non capisco perché. Tra l’al tro c’è stato Facchetti a inizio partita, è venuto dentro lo spogliatoio a salutare con quel fare di sempre. “Ah, sa questa è la tre dicesima partita, eh? Per ora siamo in per fetta parità: quattro perse, quattro vinte e quattro pareggiate. Eh, sa, per l’Inter non è che sia un grande score”, ha detto. Quin di l’abbiamo preparata in questo modo la partita.
BERGAMO: Mh, mh.
BERTINI: Eh, non è stato piacevole, non è stato piacevole.
BERGAMO: E bisogna che ci parli, sì… più tranquillo in campo. C’avevo già parlato, gliel’avevo già detto, ma questo non capisce un cazzo.
BERTINI: No, ma ho l’impressione. non so nemmeno l’interlocuzione più giusta quale possa essere perché questa vera mente.. A volte è imbarazzante. Una premessa del genere. Ci siamo guardati tutti, ci siamo guardati tutti prima della partita.
BERGAMO: Ascoltami, quando avrai buttato giù con me, dopo chiama Gigi (probabilmente Pairetto, ndr) che si è accorto che m’hai chiamato.
BERTINI: Dici? Sì, sì certo.
BERGAMO: Capiscimi.
BERTINI: E quindi, niente, insomma, questa situazione te l’ho detta appunto.
BERGAMO: Grazie, comunque la par tita, a parte il clima.
BERTINI: Al di là di questo, insomma la partita è poi andata bene.
BERGAMO: Per quella parte lì che ti di ceva, ti ci penso io, dai…
BERTINI: Sì, perché tra l’altro non ha neanche senso. Non mi sembra di avere fatto. Anzi, anzi. Vabbuò.
BERGAMO: Buonanotte, ci sentiamo.
BERTINI: Ci sentiamo domani, va.
BERGAMO: Vabbè grazie, ciao.
BERTINI: Ciao.
A fine gara il presidente Cellino dirà: “Si ve de che devono far vincere qualcosa all’Inter. A questo punto non so se serva anda re a San Siro la prossima settimana“.
INTER RADIATA
Poi dicono che l’Inter, la Juve e il Milan sono le squadre più gloriose d’Italia. Invece sono la vergogna del calcio italiano! Perchè, nonostante i soldi che spendono per acquistare i migliori calciatori italiani e stranieri, non facendo nemmeno avvicinare gli altri club a quei giocatori per acquistarli durante il calcio mercato, facendo leva sui soldi e sulla presunta gloria acquistata con i furti a tutte le squadre italiane, hanno sempre avuto bisogno degli arbitri per vincere dei trofei.
GLI ARBITRI ITALIANI SONO AL LORO SERVZIO ED HANNO TOLTO A TUTTE LE ALTRE TIFOSERIE LA GIOIA DI VINCERE UN TROFEO. IO LI SCHIFO.